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ISCHIA - Lo studio dei dati sismici
sulla frana di Casamicciola del 2022
A tre anni dalla frana di fango che il
26 novembre 2022 colpì la località di
Casamicciola, sull'isola di Ischia, uno
studio ha dimostrato come le reti stru-
mentali normalmente utilizzate per stu-
diare terremoti e vulcani possano rive-
larsi fondamentali anche per analizzare
la dinamica di eventi potenzialmente
distruttivi come le frane e per piani-
ficare sistemi di allerta precoce.
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Il lavoro, dal titolo "Tracking the
November 26, 2022, Casamicciola debris
flow through seismic signals (Ischia,
southern Italy)", condotto da un team
di ricercatori dell'Istituto Nazionale
di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e
dell'Università di Camerino, ha analiz-
zato l'imponente frana di fango, inne-
scata da piogge eccezionalmente inten-
se, che il 26 novembre 2022 ha interes-
sato Casamicciola causando 12 vittime e
l'evacuazione di più di 200 persone,
oltre a danni diffusi a edifici e in-
frastrutture.
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Lo studio rappresenta uno dei pochi
casi documentati in cui lo scuotimento
ad alta frequenza e le variazioni di
inclinazione del suolo prodotti da un
evento naturale di questo tipo siano
stati registrati e studiati. I dati re-
gistrati dalle stazioni sismiche perma-
nenti hanno infatti evidenziato il di-
stacco e l'evoluzione del flusso fin
dai primi istanti, consentendo di rico-
struire le diverse fasi della frana.
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L'analisi delle forme d'onda sismiche
ha permesso di localizzare nel tempo e
nello spazio le origini dei distacchi
multipli e di stimare sia la massa del
materiale mobilizzato sia la velocità
istantanea di propagazione del flusso
(tra i 10 e i 15 metri al secondo al
momento dell'impatto con gli edifici),
oltre alle dimensioni dei massi più
grandi, che raggiungevano i 3 metri di
diametro. Le pressioni di impatto cal-
colate risultano coerenti con i danni
osservati nell'area del Celario, dove
la frana ha causato i risentimenti mag-
giori.
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La ricerca mette in evidenza il poten-
ziale delle reti multiparametriche come
base per futuri sistemi di allerta pre-
coce. Secondo gli autori, infatti, la
installazione di una rete dedicata di
sismometri e tiltmetri in questo ver-
sante dell'isola potrebbe garantire una
finestra di alcune decine di secondi
tra l'innesco del fenomeno e il suo im-
patto nelle aree abitate, tempo prezio-
so per l'attivazione di sistemi di al-
larme che consentirebbe l'attuazione di
procedure di evacuazione della popola-
zione maggiormente esposta.
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Il lavoro evidenzia come i metodi si-
smologici consentano di seguire dinami-
camente l'evoluzioone di frane poten-
zialmente catastrofiche e di ottenere
informazioni quantitative utili per la
mitigazione del rischio. In un contesto
di cambiamento climatico, con eventi
meteorologici estremi sempre più fre-
quenti, disporre di reti di monitorag-
gio dedicate potrebbe essere un passo
significativo per garantire una maggio-
re sicurezza delle comunità più esposte
a questo tipo di rischio.
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