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Isole senza mare
a cura di Aeronautica Militare
Girando per il nostro Sud e ancor più
giù nel mediterraneo, in Grecia, per e-
sempio, si nota che le città e i paesi
più antichi hanno le mura e i tetti
delle case tutti bianchi. Non era un
vezzo,né una questione di materiali di-
sponibili,era un escamotage per mante-
nere fresco l'interno delle abitazioni.
Il bianco,infatti,riflette la radiazio-
ne solare e contribuiva quindi ad una
efficienza energetica che si potrebbe
definire ante litteram.
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Isole senza mare
a cura di Aeronautica Militare
Ora i tetti sono tutti scuri, sempre
più spesso occupati dai motori degli
impianti di condizionamento, che servo-
no allo stesso scopo, ma di efficienza
energetica ne sanno davvero poco.
E così, per questo, ma anche per come
sono costruite, le città diventano del-
le isole, isole di calore urbano, molto
più calde delle aree rurali circostan-
ti. A volte, anche con arcipelaghi -
sempre di calore urbano - all'interno
delle stesse, cioè con zone più o meno
soggette a ritenzione del calore e,
quindi, accrescimento del disagio.
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Isole senza mare
a cura di Aeronautica Militare
Il fenomeno è noto, ed è stato da poco
ulteriormente approfondito da un team
di ricercatori del CNR. Molte cose
interessanti nel loro lavoro, in un
contesto un po' disarmante: sembra che
non si sappia più costruire le città o,
quanto meno, non le si voglia costruire
per il benessere degli abitanti. Una
cosa su tutte, un aumento del 5% della
copertura arborea delle aree urbane può
contribuire a diminuire il surplus di
calore dovuto all'effetto isola di
0,5°C.Quello del clima è un tema com-
plesso, certamente, ma a volte esistono
anche soluzioni semplici,magari non de-
finitive, ma di grande aiuto.
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Isole senza mare
commento a cura di Guido Barlozzetti
Fu una scoperta entusiasmante per uno
spirito inquieto come quello di Joseph
Roth quando arrivò tra settembre e no-
vembre del 1925 in Provenza scopri le
città bianche e si trovò davanti le
città bianche. Ne trasse un'impressione
di libertà e leggerezza rispetto alla
durezza pesante del mondo da cui veni-
va: "Ho guadagnato la libertà di pas-
seggiare, tra signore e signori, tra
cantanti di strada e mendicanti, con le
mani nelle tasche dei calzoni, una con-
tromarca di guardaroba appuntata sul
cappello e un ombrello rotto in mano".
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Isole senza mare
commento a cura di Guido Barlozzetti
La pietra bianca si mescolava con il
blu del cielo e il verde scuro dei
giardini. Ne le città bianche raccontò
proprio questa impressione vitale in
cui la forza primigenia di un passato
si traduceva nella luce di un paese
sconosciuto e gli dava la sensazione
meravigliosa di sentirsi a casa propria
e al tempo stesso il sentimento che vi
si custodiva, la nostalgia.
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