Ambiente


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Quel cibo che fa male alla Terra

Quanti danni fa la 'cattiva' alimentazione

L'impatto della 'cattiva' alimentazione ha costi enormi in termini di sostenibilita' ambientale: pari a 118 metri quadrati globali di terreno sfruttati per produrre un chilo di carne bovina, piu' che decuplicati rispetto ai 12 per lo stesso quantitativo di pasta. Mentre una dieta 'verde', a base di ortaggi e verdura, porta il consumo di terreno quasi a zero, 2 metri quadrati. L'innovativa comparazione, fra cibo e consumo del suolo, arriva da un studio presentato dall'Osservatorio nazionale sulla salute dell'infanzia e dell'adolescenza (Paido'ss) in occasione della '7th International Conference on children's health and the environment' di Gerusalemme.

Basandosi sulla concezione della doppia piramide alimentare, proposta dal 'Barilla Center for Food & Nutrition', per la quale i cibi di cui e' maggiormente consigliato il consumo (le verdure poste alla base della piramide alimentare) hanno un dispendio minore di risorse per il territorio (le verdure sono poste ancora alla base di una piramide capovolta rispetto alla prima), la ricerca ha misurato l'impronta 'ecologica' dei prodotti di piu' largo consumo dal campo di produzione, alla tavola e allo smaltimento. Ne e' emerso che, in relazione a questo rapporto, sono sostenibili gli italiani che perseguono un regime vegetariano e costruiscono sul globo l'equivalente di appena 27 campi da tennis all'anno (pari a uno sfruttamento di 7.280 metri quadrati globali per litro o chilo di alimento).

Si difendono ancora, e tutelano l'ambiente, i consumatori di una dieta mediterranea incrementata con pane, pasta, un alto contenuto di fibre e un ridotto apporto di alimenti animali quantificabile in circa 32 aree di terra rossa edificate. Bollino nero, invece, ai carnivori che richiedono alla terra per la loro alimentazione ingenti costi ambientali, fino a un massimo di 37 campi di terra battuta (9.780 metri quadrati).