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Il Napoli risponde alla Juve con 3 gol

L'Inter doma il Genoa solo nel finale. Lazio pimpante, poi soffre, ma vince. La Roma di Garcia comincia bene hamsik_esulta_296

di Mauro Caputi

Napoli, Roma, Inter e Lazio rispondono alla Juve, vincitrice nell’anticipo del sabato del turno inaugurale del campionato 2013-14. Successo anche per Cagliari e Torino, cade l’Udinese (battuta in casa della Lazio). A parte la sconfitta del Milan nella prima partita assoluta (il sabato pomeriggio), la prima giornata è abbastanza in linea con i pronostici.

Hamsik in grande spolvero, il Napoli regola senza appello il Bologna. Il San Paolo dice 3-0, con gli uomini di Benitez sempre in controllo della gara. Callejon si fa subito apprezzare centrando il palo con una secca conclusione dal limite. E’ proprio lo spagnolo a sbloccare lo score intervenendo su una respinta corta di Curci dopo un tiro di Hamsik. Fa tutto da solo, invece, lo slovacco nel secondo minuto di recupero: servito da Zuniga dribbla secco su un paio di difensori e il portiere, poi chiude in diagonale. Al riposo sul 2-0, Pioli prova la carta Moscardelli. Il Bologna spinge a inizio ripresa, senza impressionare. Il Napoli aspetta l’occasione per chiudere i conti e la trova al 63’ con la staffilata di Hamsik su un pallone servito bene da Pandevn dopo un’incursione sventata da Curci. In precedenza Higuain si era fatto vedere su una punizione di poco a lato. Nel complesso, la squadra di Benitez consegna un interessante messaggio al campionato.

La Roma espugna Livorno con una prova convincente e determinata. Il 2-0 finale si concretizza a metà ripresa, ma i giallorossi avevano già bussato più volte dalle parti di Bardi. Nel primo tempo Totti centra la traversa con un destro da 25 metri, qualche minuto dopo aver mandato di poco a lato un suggerimento di Pjanic. Borriello, che ha il compito di dar peso all’attacco, non sembra bene integrato nel gioco di Garcia. Il Livorno e impalpabile e non regge all’urto nella ripresa. Tutto in 3’. Al 64’ il diagonale di Florenzi si stampa sul palo; al 65’ una sberla di De Rossi da 25 metri lascia di sasso l’incolpevole Bardi; al 67’ Castan pesca il movimento di Florenzi che raddoppia. C’è tempo per ammirare un’iniziativa di Maicon, poi Garcia può orgogliosamente festeggiare il successo all’esordio nel campionato italiano.

Buona la prima per Walter Mazzarri, non per Fabio Liverani. L’Inter regola 2-0 a San Siro un Genoa rinunciatario, legittimando il successo dopo aver trovato il gol sblocca-partita solo al 75’. Nerazzurri schierati col 3-5-1-1, con Alvarez alle spalle di Palacio. I liguri si difendono con ordine e, nel primo tempo rischiano solo su un colpo di testa di Ranocchia. Nella ripresa la spinta dell’Inter non sembra trovare sbocchi, ma un episodio mette in discesa la partita: al 75’ cross di Jonathan, deviato da Antonelli sul secondo palo dove può colpire indisturbato Nagatomo. Il Genoa, oltre a non reagire, si disunisce. Icardi colpisce di testa la traversa, Ranocchia impegna severamente Perin, al 92’ Guarin serve Palacio sulla corsa per il gol del raddoppio. Mazzarri mette la prima tessera del suo mosaico, per Liverani è un eufemismo dire che c’è molto da lavorare.

Il 2-1 con cui la Lazio piega l’Udinese ha due facce, una per tempo. Nel primo i padroni di casa schiacciano l’avversario e sembrano in grado di dilagare da un momento all’altro. Pronti, via e Candreva colpisce il palo lasciando di sasso l’incerto Kelava. Al 13’ Hernanes fulmina il portiere friulano con un sinistro da posizione molto defilata a conclusione di un’iniziativa personale. Passano 3’ e l’estremo difensore croato combina un pasticcio su Klose ed è costretto ad atterrarlo. Candreva trasforma il rigore. Poco dopo Klose grazia la difesa ospite, ma la Lazio sembra davvero poter disporre a proprio piacimento dell’avversario. Quasi una risposta al 4-0 subito una settimana fa dalla Juve in finale di Supercoppa. Ma la ripresa ha un volto completamente diverso. Guidolin toglie un deludente Di Natale per inserire Muriel e il colombiano cambia gradualmente ma decisamente volto alla gara. Alcuni spunti interessanti, poi al 61’ va in fuga in contropiede e fredda Marchetti. La Lazio vede i fantasmi e si aggrappa alla classe del proprio portiere che, pochi istanti dopo, esce bene su Lazzari a evitare il pari. L’Udinese ci crede e si procura una clamorosa occasione col neo entrato Zielinski: Marchetti non potrebbe intervenire, ma il giovane polacco spara alle stelle da posizione ghiottissima. Finisce dopo sei minuti di recupero vissuti con trepidazione dal pubblico di fede laziale.

Successo in rimonta di un buon Cagliari sull’Atalanta. Nell’esilio di Trieste finisce 2-1, con l’Atalanta che sblocca il risultato al 27’ sull’unica occasione del primo tempo: traversone di Cigarini, perfetto stacco di Stendardo. Il vantaggio dura solo un minuto perché Nainggolan, servito intelligentemente da Sau, non da scampo a Consigli. Sau è particolarmente ispirato, getta nel panico i difensori atalantini, ma non è felice nelle conclusioni. Al 63’ bella azione dei sardi con Pinilla che innesca Murru, assist al centro per Cabrera che arriva a rimorchio e insacca. Sorpasso completato e l’Atalanta è costretta a svegliarsi. Livaja non è però in serata: prima manda alto a tu per tu con Agazzi, poi è sfortunato a centrare il palo. Prima della fine Ibarbo pareggia il conto dei legni (complice anche la deviazione di Consigli), quindi il Cagliari può incamerare i tre punti.

Esordio amaro in serie A per il Sassuolo, battuto 2-0 a Torino. Il primo tempo, non brillante, si chiude con la stoccata di Brighi (40’) su assist di Immobile. Il tentativo di rimonta dei neroverdi è poca cosa, Di Francesco avrà qualcosa da rivedere in settimana. La squadra di Ventura, di contro, trova il punto della tranquillità al 63’ con Cerci che sfodera una conclusione delle sue: rientro da destra e colpo a giro di sinistro, Rosati non può farci niente. Non trova la soddisfazione personale Immobile, fermato dal palo nel finale.

Unico pari, oltretutto a reti bianche, fra Parma e Chievo. Un risultato nel complesso giusto. Cassano non incide nell’undici di Donadoni (che all’82’ prova la carta Sansone). Il Chievo controlla e risponde, ma deve ringraziare soprattutto il gran riflesso di Puggioni che risponde alla grande su un colpo di testa di Biabiany.

La prima della stagione si chiuderà col Monday night dell’Artemio Franchi fra Fiorentina e Catania.