Da Scoglio a Capello


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Calcio, se il ct è 'made in Italy'

Trap decano, Giannini l'ultimo: molti chiamati in zone di confine k

Il 'Principe' emigra all'estero. Giuseppe Giannini assume la guida della nazionale libanese, dopo una carriera non troppo esaltante da tecnico in Italia (molti esoneri e al massimo allenatore in Serie B con Gallipoli e Grosseto). Un altro tecnico che vola in zone martoriate di confine: i primi furono Bersellini in Libia, Scoglio in Tunisia, Dossena in Ghana, e recentemente anche Paolo Berrettini volato in Congo ad allenare le giovanili.

Giannini è l'ultimo dei tecnici ad andare all'estero a conferma che il 'made in Italy' non tramonta. E proprio a livello di nazionali la presenza dei tecnici 'azzurri' si fa sentire. Il 'decano' resta Giovanni Trapattoni, che dal 2008 guida l'Irlanda coadiuvato da Tardelli. Il Trap vanta un palmares infinito, che comprende anche i campionati vinti in Germania con il Bayern, in Portogallo con il Benfica e in Austria con il Salisburgo.

In cima alla lista naturalmente Fabio Capello passato dalla panchina dell'Inghilterra a quella della Russia. Altro esule di lungo corso è l'ex granata Beppe Dossena, ct prima del Ghana (dal 1998 al 1999), poi nel 2002 di Paraguay (l'anno dopo Cesare Maldini) e Albania. Anche la Libia dal 1998 al '99 fu allenata da Eugenio Bersellini. Sulla panchina di Malta siede invece Pietro Ghedini.

Ma tra gli ultimi ct italiani che hanno fatto più fortuna all'estero c'è sicuramente Alberto Zaccheroni, che ha portato il suo Giappone a conquistare la prima qualificazione ai Mondiali 2014. Per lui i nipponici sono impazzatiti. E anche a livello di club i tecnici italiani ormai da anni varcano il confine. Grande fortuna ha fatto l'ex ct azzurro campione del mondo Marcello Lippi, allenatore del Guangzhou, in Cina.

Tra i big, Ancelotti, il secondo italiano ad allenare il Real Madrid dopo Capello, Spalletti allo Zenit, Ranieri al Monaco, e Mancini o Di Matteo nella Premier inglese (al Chelsea e al Manchester City). Attualmente in Premier ci sono ancora Di Canio (Sunderland) e Zola (Watford).

Sempre come tecnici di club ad aprire la serie, alla fine degli anni Novanta, fu proprio Ranieri assieme a Nevio Scala. Il tecnico romano andò a Valencia e prima del ritorno in Italia ci furono l'Atletico Madrid e il Chelsea. Scala invece alleno' il Borussia Dortmund nella stagione 1997-98, poi Besiktas, Shakhtar, per concludere allo Spartak Mosca. Nel 1998 (fino al 2001) Franco Scoglio fu in Tunisia, poi nel 2002 allenò la nazionale nordafricana.

Nello stesso anno ci fu anche Gianluca Vialli, enfant prodige al Chelsea, e Ivano Bonetti giocatore-allenatore al Dundee, dove si trasferì assieme al fratello Dario (che poi ha allenato anche in Romania e fu ct dello Zambia dal 2010 al 2011). Poi ci fu l'esperienza da giramondo di Zenga (dagli Usa alla Romania, dalla Turchia agli Emirati Arabi). Nella lista non può mancare Arrigo Sacchi in panchina dell'Atletico Madrid.