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Una 'app' per non sbagliare mare

Il ministero della Salute lancia il 'Portale delle acque' mare_blu_296

Un sito dedicato e un' App per dispositivi mobili (Android, Bleckberry, iOS e Windows Mobile) che permette di scegliere rapidamente il mare piu' pulito dove trascorrere una giornata di sole o una vacanza intera. Il ministero della Salute, in sintonia con le linee d'indirizzo europee, lancia il 'Portale Acque' (www.portaleacque.salute.gov.it) di facile accesso e consultazione, strumento che i cittadini possono utilizzare attivamente anche per inviare segnalazioni riguardanti la balneabilita', aggiornando il sistema in tempo reale.

Una volta collegato, "l'utente potra' verificare la balneabilita' dell'area e gli eventuali divieti di balneazione", spiega il ministro della Salute Beatrice Lorenzin a margine della conferenza stampa al dicastero di Lungotevere a Ripa, ma anche i risultati analitici del monitoraggio, informazioni ambientali, eventuali criticita' dell'area e altre utili informazioni. Per fornire ai cittadini un'informazione chiara e aggiornata in tempo reale, per facilitare i soggetti istituzionali preposti ad individuare le priorita' di intervento per prevenire eventuali rischi sanitari e ambientali; per realizzare una gestione integrata in un ottica olistica e per ottimizzare le risorse impiegate nei controlli.

A norma il 96,6% delle nostre acque
Il 96,6% delle acque di balneazione italiane e' risultato a norma nel 2012. Il dato e' contenuto nel rapporto annuale del ministero della Salute sulla qualita' delle acque di balneazione, che ha censito anche la presenza di 61 punti di balneazione non conformi, l'1,3%, e di un"'acqua chiusa" alla balneazione.

Il rapporto si basa sui dati forniti dalle regioni su 5509 punti di balneazione in tutta Italia, di cui 4880 costieri e il resto lacustri o fluviali, che rappresentano piu' di un quarto di tutti quelli registrati in Europa. La classificazione delle acque e' definita sulla base delle concentrazioni di enterococchi intestinali ed escherichia coli come riportato nella direttiva 2006/7/ce. Secondo i dati del ministero, dunque, il 96,6% delle acque di balneazione costiere e' conforme ai valori obbligatori, con un incremento del 4,7% rispetto all'anno precedente. Sessantuno acque di balneazione (1,3%) sono invece risultate non conformi al valore obbligatorio per gli escherichia coli rispetto alle 21 nel 2011, che rappresenta un aumento del 0,9%. Una acqua di balneazione e' stata chiusa durante tutta la stagione balneare rispetto alle 133 (2,7%) nel 2011. La percentuale di acque giudicate di qualita' 'eccellente' sulla base delle analisi e' l'85,1%, mentre il 10,9 e' 'buona' o 'sufficiente'. Per quanto riguarda le acque costiere l'86,3% e' 'eccellente' e il 10,2 'buono' o 'sufficiente', mentre quelle interne sono eccellenti nel 75,5% dei casi e buone o sufficienti nel 16,1. Il nostro paese si piazza al di sopra della media europea per quanto riguarda la qualita' delle acque, e risulta dietro a Cipro e Lussemburgo, che hanno il 100% di punti di balneazione eccellenti, ma si colloca anche dietro Malta, Croazia, Germania, Grecia e Portogallo.

Per quanto riguarda le singole regioni, sono due quelle che hanno il 100% di acque conformi a un livello 'eccellente', ovvero Emilia Romagna e Veneto, mentre i punti di balneazione peggiori sono per le zone costiere quelli dell'Abruzzo (la percentuale di conformita' e' dell'84.75%) e per le zone interne quelli del Lazio (sono conformi per il 75%).