Giornata mondiale contro il lavoro minorile


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Una storia di violenze e soprusi interrotti

Bambine sfruttate come domestiche, Terre des Hommes racconta la vita di Maria Luisa

Protagonista è Maria Luisa, 13 anni, dal villaggio natale sulle Ande viene mandata a Cusco a lavorare come domestica, nonostante una displasia all’anca che le rende difficoltosi e dolorosi i movimenti. Tra i patti, col padre, c’era che l’avrebbero mandata a scuola. Invece la famiglia dove lavora per 16-18 ore al giorno non la lascia studiare, la paga pochissimo, non ha giorni di riposo. Maltrattata continuamente perché non è abbastanza veloce, non può raccontare alla sua famiglia che sta male e che zoppica sempre di più, perché la signora la tiene chiusa in una stanza quando suo padre la viene a trovare. Alla fine, dopo mille insistenze, Maria Luisa riesce a farsi mandare a scuola. Una sera arriva con un orecchio sanguinante: la signora glielo aveva tirato fino a ferirla. Le compagne lo dicono alla professoressa che la indirizza al centro Yanapanakusun, dove viene accolta. Il giorno dopo la accompagnano dalla Polizia a denunciare il maltrattamento. In seguito il centro si è occupato di farla curare in ospedale. Nonostante tre operazioni all’anca Maria Luisa è riuscita a diplomarsi: “Adesso – dice – voglio solo essere felice”.

La storia di Maria e del lavoro minorile domestico riguarda milioni di bambine.Può diventare una vera forma di schiavitù in cui viene leso ogni diritto: alla salute, allo studio, al gioco, alla libertà. Maltrattamenti, vessazioni, privazione di cibo, non rari gli episodi di violenza e abusi, anche sessuale:le bambine e le ragazze che lavorano come domestiche sono quasi sempre invisibili alla società, confinate nelle case, spesso senza più contatti con la famiglia d’origine.

“E’ necessario che la comunità internazionale adotti tutte le misure possibili per eliminare questa intollerabile forma di sfruttamento delle bambine e assicurare protezione e assistenza alle vittime”, dichiara Mauro Morbello, delegato di Terre des Hommes in Perù.

Terre des Hommes sostiene dal 2007 in Perù il centro Yanapanakusun di Cusco che si occupa dell'assistenza delle bambine vittime di sfruttamento lavorativo come domestiche. La causa principale è l‘estrema povertà della popolazione rurale. Nel distretto andino di Huancarani (3.800 m.s.l.m.), dove interviene Terre des Hommes, il 49% dei bambini tra i 6 e i 9 anni soffre di denutrizione cronica e il 56% è anemico. Il centro Yanapanakusun di Cusco gestisce un hogar (centro d’accoglienza) per le ragazze che scappano da maltrattamenti e abusi perpetrati dalle famiglie e una scuola serale per bambine e bambini lavoratori (ciclo primario e secondario, con formazione professionale). Nell’ultimo anno le attività del centro sono state beneficiarie della raccolta fondi tramite sms solidale della campagna ‘indifesa’ di Terre des Hommes per la protezione delle Bambine e delle ragazze.