L'esperienza dell’imperatore Pertinace


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Il Governo delle buone intenzioni

Una storia per reinterpretare il presente pertinace_296

L’Italia attraversa una fase molto delicata. Il crescente disagio sociale dovuto alla crisi economica si intreccia con il tentativo di tornare ad una stabilità politica e ad un percorso condiviso di riforme. La recessione ha fatto emergere alcune contraddizioni del nostro apparato politico e sociale. Ma lo spirito riformatore e la lungimiranza politica non sono estranei all’indole italica. La nostra storia, anche la più antica, è disseminata di esempi che vanno in questa direzione e che dimostrano come l’Italia abbia la capacità di uscire dall’empasse politica ed economica.

Ripercorrere i momenti migliori della nostra storia, prendendo spunto dagli uomini che hanno avuto il coraggio e la forza di produrre cambiamenti efficaci, può essere un buon viatico per guardare al domani.

È lo spirito dell'iniziativa promossa dalla Fondazione Ferrero di Alba con la presentazione del volume Pertinace di Stephen Fox e Massimo Pomponi. Un’occasione per celebrare Publio Elvio Pertinace, imperatore romano, nato ad Alba, poco conosciuto ai più, ma grande interprete di una politica riformatrice. Pertinace, nel suo pur breve governo, si privò dei beni personali, tagliò le spese inutili, onorò i debiti accumulati dai suoi predecessori e mise all’asta i costosissimi oggetti di lusso collezionati dai precedenti Imperatori. Tutte decisioni prese nel segno del ripristino dell’ordine sociale, della giustizia e della stabilità economica. Questo programma politico, basato sul ripristino della legalità e su un’opera di pacificazione pubblica, lo rese molto popolare al Senato e al popolo romano, anche se alla fine al costo della vita.

Ripercorrendo la sua storia, è possibile interpretare il presente, contestualizzando decisioni e iniziative. Guardare a ieri per accendere i fari sull’oggi, sperando che il risultato possa essere una speranza per domani.

Con questa iniziativa, la Fondazione Ferrero prosegue nel suo impegno di far meglio conoscere e divulgare le figure apicali di Alba e con queste la storia culturale del suo territorio.