Il carrello della spesa si svuota

Ma i ristoranti tengono carrello_spesa_296

La crisi svuota sempre più il carrello della spesa, ma agli italiani piace sempre andare a cena e a pranzo al ristorante. Dal 2007 al 2012 i tagli delle famiglie italiane sull'acquisto di alimentari e bevande sono stati del 9,6%, per un valore di 12,4 mld di euro. Si salvano però i consumi fuori casa, con un +0,6% a favore dei ristoranti, nel nome di quella convivialità che e' un tratto distintivo del Belpaese.

E' quanto rileva Fipe-Confcommercio in un'indagine presentata a Tuttofood. In cinque anni - dice la ricerca - è stata 'Caporetto' della spesa e nessuna categoria merceologica, dal pane alla frutta, carne e latte si è salvata. Soprattutto importanti i tagli registrati da latte, formaggi e uova (-10,3%), pesce (-10,4%) e carne (-8,4%).

La crisi - sottolinea Fipe - ha ridisegnato la composizione del paniere familiare, con l'aumento del peso di pane e cereali, prodotti dolciari e bevande. Anche nel 2013 - stima Fipe - la spesa alimentare continuerà il trend in discesa con la previsione di un calo dell'1,6%.

Se l'Italia segna uno dei cali maggiori nei consumi domestici tra i principali Paesi europei, è però l'unico, assieme alla Germania (+3,2%) che nell'arco 2007-2011 mantiene il trend positivo nel mangiare fuori casa, nel nome di quella convivialità - sottolinea Fipe - tipica del nostro costume. Con la tendenza però per chi lavora di puntare sempre più a mangiare qualcosa portato da casa. Dal 2007 al 2012 è salita infatti del 16,3% la percentuale di chi mangia sul posto di lavoro la sua 'colazione al sacco'.