Indagine promuove stile vita Belpaese


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L’85% degli italiani non sta a dieta

Ma con estate tentazione rimedi 'express' bilancia_dieta_296

Nessuna ossessione per la silhouette. L'85,3% degli italiani dichiara di non seguire alcuna dieta. Almeno ufficialmente (ed escluse le maratone pre-estate). Solo circa il 15% lo fa, per motivi di peso (7,4%) o di salute (7,3%). E' quanto emerge da un'indagine ('Da Nord a Sud, dialogo attorno al piatto degli italiani'), nata dalla collaborazione fra Andid (Associazione nazionale dietisti italiani) e l'azienda Ballarini, con il contributo grafico di Mare Nostrum.

La ricerca mostra un panorama delle abitudini alimentari migliore del previsto. I questionari analizzati sono stati 3.376. La risposte date dagli intervistati sulla dieta mostrano che 8 italiani su 10 non si sottopongono a forme di restrizione alimentare, nonostante il campione analizzato sia composto per il 30,2% da uomini e donne in sovrappeso e per l'11,7% da obesi.

Il dato positivo è che la 'febbre della dieta' che portava molte persone negli anni scorsi ad affidarsi alle mode del momento, con rischi annessi e poca efficacia nel garantire una svolta alimentare, sembra essersi placata. Resta comunque la tentazione di ricorrere a rimedi 'express' prima di affrontare la 'prova costume'.

"È evidente - commenta la presidente nazionale di Andid, Giovanna Cecchetto - che conta molto la stagionalità e l'abitudine, pessima, di seguire diete o regimi alimentari solo in alcuni momenti dell'anno, come questo, per esempio. Rincorrere prima dell'estate un drastico calo di peso per motivi estetici è non solo spesso inutile, ma anche dannoso. Appena dopo la bella stagione il rischio di riprendere peso 'con gli interessi' è elevatissimo".

Bene i dati sulla frequenza della attività motoria: insieme ad un fisiologico 10% di pigri totali, viene svolta tutti i giorni dal 65% degli intervistati, con un 26% circa che vi si dedica un paio di volte a settimana. "Insomma, rispetto a dati inquietanti di alcuni anni fa, si nota un deciso aumento della sensibilità dei cittadini alla qualità di vita e all'avvicinamento ad un migliore stile personale di alimentazione", spiega Anna Laura Fantuzzi, segretario nazionale Andid.