Da Def a Tares, da Cigd a ricognizione conti


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Ecco le 'emergenze' del Tesoro

I temi caldi sul tavolo di Saccomanni s

Ecco in estrema sintesi i dossier piu' 'caldi' sul tavolo del nuovo ministro del Tesoro:

- Def: l'ok al documento di economia e finanza, con cui il governo indica le linee di sviluppo della politica economica e' slittato non a caso. In parlamento c'e' chi spiega che non avrebbe senso approvarlo senza un preventivo confronto con il nuovo governo. E c'e' da considerare che occorre mettere mano alla recente 'correzione' del governo uscente: la nota con la quale e' stata resa permanente l'imu che invece, nella prima versione, scontava un carattere 'sperimentale' fino al 2015. Ma e' noto che tutte le forze che concorrono al nuovo esecutivo hanno proprio questa priorita': fino addirittura all'abolizione e alla restituzione dell'Imu.

- Imu, Iva e Tares: cancellare e restituire l'Imu sulla prima casa costerebbe il primo anno 8 miliardi, poi 4 miliardi l'anno di mancato gettito. Non a caso si parla di "revisione" con l'ipotesi (del Pd) di non far pagare fino a 500 euro redistribuendo l'onere sulle fasce piu' alte dei contribuenti. Ma lasciare comunque inalterato il gettito. Anche perche' l'Imu assicura una quota consistente di entrate (oltre 22 miliardi nel 2012) mentre altre, come ad esempio l'aumento del'iva ordinaria potrebbe saltare. Resta anche da vedere che fine fara' l'aumento della Tares osteggiato dai piu' in parlamento. L'ipotesi che avanza per la restituzione e' il ricorso a titoli pubblici.

- Debiti P.a.: il decreto e' gia' operativo con scadenze che si susseguono a raffica. L'obiettivo e' restituire 40 miliardi di debiti della P.a.. Ma il parlamento sta ancora esaminando il decreto (andra' in aula dopo il Def a maggio) e potrebbero esserci modifiche. Soprattutto sulla possibilita' di compensare i debiti fiscali con i crediti commerciali. Ma si tratterebbe di misura onerosa con seri rischi per le entrate.

- Esodati e cassintegrati: una delle vere emergenze da affrontare, insieme al collega enrico giovannini welfare, e' quella della cassa integrazione in deroga che 'finisce' entro giugno. Da affrontare anche il nodo esodati: 140.000 sono gia' 'salvaguardati'. Ma da calcoli recenti sembra ci sia da salvaguardarne altrettanti.

- Spese da rifinanziare: missioni di pace, spese inderogabili, contratti. Nel bilancio pubblico ci sono voci da rifinanziare annualmente attraverso la legge di bilancio (la legge di stabilita') a meno che non si decida politicamente di cambiar strada. Un esempio puo' essere l'impegno gia' preso per l'acquisto degli F35 e le successive polemiche elettorali.

- Deficit eccessivo: con il pagamento dei debiti della P.a. che oltre a peggiorare il debito fara' peggiorare il deficit di 0,5 punti. Si arrivera' cosi' quest'anno al 2,9%, un soffio sotto il 3% dei parametri di Maastricht. Ma, sull'esempio della deroga ottenuta sui tempi del rientro dalla Spagna, non e' escluso che si avvii una trattativa con l'Ue sulle modalita' di riordino dei conti, con parametri piu' morbidi. E, sempre in Europa, c'e' il tema aperto dell'intesa fiscale con la Svizzera, che pero' non sembra molto intenzionata a chiudere sulla tassazione alla fonte dei capitali italiani nelle banche elvetiche.