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Leonardo Lidi: "Racconto la storia
di Medea, tra amore e peccato"
Leonardo Lidi conosce bene il peso e la
responsabilità che comporta mettere in
scena i grandi classici. Dal 2 al 21 a-
prile torna alle Fonderie Limone Monca-
lieri alla regia di una nuova produzio-
ne della "Medea" da Euripide prodotta
dal Teatro Stabile di Torino.
Agis: Che sfida rappresenta affrontare
un grande classico come questo?
Lidi: La sfida è trovare delle assonan-
ze tra la storia in scena e il presen-
te, fornendo allo spettatore delle con-
nessioni tra quello che vede e quello
che vive.
a cura di AGIS
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Leonardo Lidi: "Racconto la storia
di Medea, tra amore e peccato"
Agis: Come viene evidenziato il contra-
sto che affronta Medea?
Lidi: Non fermandosi al finale della
storia. Medea si macchia di un crimine
atroce, ma ha un vissuto precedente al-
la tragedia.Ha viaggiato e ha sofferto
per amore e quello che mi interessa è
proprio raccontare il suo passato per-
sonale e familiare.
Agis: Cosa dobbiamo aspettarci da que-
sta regia?
Lidi: La peculiarità della mia regia
risiede nel soffermarsi su un'idea qua-
si romantica della storia. Medea viene
vista attraverso la lente dell'amore.
Sono sicuro che la mia messa in scena
a cura di AGIS
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Leonardo Lidi: "Racconto la storia
di Medea, tra amore e peccato"
emozionerà il pubblico e, in un certo
modo, lo sorprenderà.
Agis: Qual è il suo rapporto con la
città di Torino?
Lidi: Sono arrivato 15 anni fa come
studente della scuola dello Stabile.
Qui ho debuttato come attore e succes-
sivamente anche come regista. Sono le-
gato a questo teatro da un rapporto
professionale che mi rende orgoglioso.
Abbiamo tanti progetti in cantiere che
puntano molto sul pubblico, scommettono
su nuovi linguaggi e nuove drammatur-
gie.
a cura di AGIS
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