L'Italia è la più esposta


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Mediterraneo, la plastica lo soffoca

In mare circa 500 tonnellate di rifiuti plastici b

Nel Mediterraneo galleggiano circa 500 tonnellate di rifiuti plastici, prevalentemente sacchetti, con una concentrazione che supera addirittura quella delle 'isole di plastica' dell'Atlantico e del Pacifico.

Il dato è contenuto in un dossier, preparato da Arpa Toscana ed Emilia Romagna e da Legambiente, presentato a Roma. Il rapporto 'L'impatto della plastica e dei sacchetti sull'ambiente marino' verrà inviato al ministero dell'Ambiente per essere utilizzato nella difesa dal ricorso presentato dalle aziende produttrici di sacchetti alla Commissione Europea contro il bando italiano.

''Le aziende sostengono che il provvedimento vada contro la direttiva imballaggi - spiega Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente - ma un Paese può derogare a questa direttiva in presenza di problemi ambientali''.

Che l'Italia sia particolarmente esposta al problema della plastica risulta dai dati di Expedition Med, uno studio condotto dall'istituto francese Ifremer: intorno all'isola d'Elba sono stati trovati 892mila frammenti di plastica per chilometro quadrato, contro una media di 115mila.

Il dato è confermato da Arpa Toscana, secondo cui ogni ora di pesca con le reti a strascico preleva 4 kg di rifiuti, il 73% dei quali costituito da materiale plastico, soprattutto sacchetti: ''Ormai il fondo del mare italiano ha un vero e proprio tappeto di rifiuti che - ha confermato Fabrizio Serena di Arpa Toscana - in Adriatico sono dovuti soprattutto all'apporto dei fiumi, mentre nel Tirreno i responsabili sono prevalentemente i traghetti''.