Festival della Traduzione


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'Tradurre (in) Europa'

A Napoli, da 22 al 29 novembre, l’ultimo atteso evento della grande maratona di appuntamenti di 'EST-Europe as a Space of Translation', il progetto europeo che apre uno spazio di riflessione e approfondimento sulla traduzione, intesa come arte, tecnica e strumento di mediazione tra mondi, lingue, culture, codici ed esperienze




“Tradurre (in) Europa” – Festival a Napoli 22-29 novembre 2010 è l’ultimo, atteso evento della grande maratona di appuntamenti nel carnet del ricco Progetto EST-Europe as a Space of Translation, il progetto europeo penta nazionale (Italia, Francia, Austria, Turchia, Germania, Romania), finanziato con fondi del programma cultura dell’Unione Europea e nel quale l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” riveste il ruolo di Ente promotore e project manager.

EST apre uno spazio di riflessione e approfondimento sulla traduzione, intesa come arte, tecnica e strumento di mediazione tra mondi, lingue, culture, codici ed esperienze. Inaugurato con l’evento di presentazione “Napoli 2009”, proprio nella città e nell’ateneo dove il progetto nasce, EST ha oggi già al suo attivo tre importanti appuntamenti nella città di Parigi (giugno 2009), in quella di Vienna (novembre 2009), entrambi nella forma di conferenze, letture performative e tavole rotonde; e nella formula seminariale e laboratoriale della Summer School “Homelands in Translation”, alla quale un pubblico di professori, addetti del mestiere (traduttori, dottori, dottorandi, studenti e appassionati) ha partecipato, accolta dalla suggestiva cornice di una sede dell’Orientale presente sull’isola di Procida (settembre 2010). EST è stato presentato e festeggiato in ultimo a Francoforte, nel corso dell’attesissimo appuntamento annuale con la Fiera Internazionale del Libro (ottobre 2010), nella sezione “Weltempfang - Zentrum für Politik, Literatur und Übersetzung”, dando luogo a un intenso dibattito sul ruolo fondamentale e crescente della traduzione nell’Europa plurilingue, oggi e ancor più domani.

EST è stato segnalato dall’Unione Europea e da numerosi enti di cultura sparsi sul territorio europeo, come uno dei migliori progetti di cooperazione internazionale in campo culturale. Infatti, l’Unione Europea ha deciso di sostenere e patrocinare il festival, inserendolo nella ricchissima agenda del Programma Cultura 2007-2013, e permettendo all’Università “L’Orientale”, promotrice del progetto, in collaborazione dell’Università di Vienna e dell’Università Paris VIII, di destinare risorse umane e scientifiche alla promozione di saperi che varcheranno il perimetro accademico per interagire con il fervore culturale della città.

Il Festival
61 eventi con più di 80 ospiti e relatori di particolare prestigio e personalità, articolati in 10 percorsi tematici distribuiti su 8 giorni in 24 suggestivi luoghi con 57 partner locali, nazionali, internazionali (tra cui 10 università). E con 42 lingue parlate ed esaminate al microscopio, senza contare i dialetti e le lingue antiche. Tra gli ospiti segnaliamo Maddalena Crippa, in una performance con testi da Anna Maria Ortese, Ingeborg Bachmann, Hans-Werner Henze, Erri De Luca, scrittore e traduttore della Bibbia che incontrerà i suoi traduttori in tedesco, israeliano, catalano, castigliano, poetesse di grande rilievo come Ana Blandiana, dalla Romania, con la sua traduttrice-poetessa Bianca Maria Frabotta, Antonella Anedda che si cimenterà in riscritture dal poeta Persiano Hafez con un gruppo di poeti italiani contemporanei; e poi il gruppo di lavoro internazionale del Dizionario degli intraducibili curato da Barbara Cassin del CNRS di Parigi; letture e incontri tra lingue e dialetti, dove potremo ascoltare Michele Sovente leggere se stesso in latino, bacolese e italiano; e poi poetry slam su Marziale, maratone multimediali con aperitivi cubani e letture di letteratura caraibica, musica e poesia dei Balcani, fuochi accesi sull’antico e i suoi adattamenti tra ventesimo e ventunesimo secolo nelle diverse arti con i massimi esperti internazionali del mestiere. Una mostra con inediti di Pier Paolo Pasolini alla fondazione Morra, lingue antiche e moderne risuoneranno nei luoghi più diversi della città, portate dai traduttori “passeurs”, contrabbandieri della cultura. Ne sapremo di più sul Pasolini segreto traduttore dei Carmina Burana e su Pinocchio e Gian Burrasca in turco. Da Dante in persiano e polacco in “Read on Dante, Redone Dante, Ridondante”, alle voci dell’esilio palestinese come della memoria yiddisch, dalla letteratura multiculti che trova inscritta in sé la traccia di una doppia o tripla identità linguistica alle performance di “traduzione in scena col corpo”. Incontri più professionali che inizieranno i giovani al mestiere e alle politiche della traduzione e dell’editoria internazionale. Questi e moltissimi altri appuntamenti, aperti a tutti, di taglio alto ma sempre divulgativo e fatti per un pubblico largo di appassionati, per otto giorni restituiranno a Napoli il volto di Babele.

I luoghi
Da sempre materia preziosa di Napoli è stata la sua posizione geografica. Un territorio dove i confini più sottili s’intrecciano ora nella tragedia, ora nell’incanto. Il Festival della traduzione, Tradurre (in) Europa, coinvolge i luoghi più rappresentativi della città: castelli, piazze, librerie, vicoli, palazzi, cortili e caffé, traducendo gli spazi cittadini in occasioni d’incontro e scambio d’idee, per ripensare la traduzione come un aspetto fondamentale dello sviluppo delle culture. Sarà un’occasione per riflettere su questa Napoli che nei secoli si è eretta in uno spazio di commistione, e che oggi si fa simbolo di un incontro proiettato su diverse direzioni, a metà strada tra Oriente, Europa e Mediterraneo. In particolare: Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” (Rettorato, Palazzo del Mediterraneo, Palazzo Santa Maria Porta Coeli, Palazzo Corigliano, Cappella Pappacoda), Accademia di Belle Arti di Napoli, Associazione Culturale Hde, Atelier Lello Esposito, Caffè Libreria Associazione Culturale Evaluna, Conservatorio San Pietro a Majella, Fondazione Morra, Fondazione Premio Napoli, Fumetteria Alastor, Goethe-Institut Neapel, Institut Français de Naples Le Grenoble, Instituto Cervantes Nápoles, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Book Corner della Libreria Dante&Descartes, Libreria Ubik-Napoli, Museo Archeologico Nazionale, PAN- Palazzo delle Arti Napoli, Nuovo Teatro Nuovo, Palazzo Reale, Penguin Café.

Perché e come la traduzione
Si intende la traduzione in un senso molto ampio, cercando di dare corpo a molte idee e teorie che dal Romanticismo in poi, ma in maniera più intensa negli ultimi 30 anni, hanno pensato la traduzione come aspetto fondamentale dello sviluppo delle culture. Una traduzione intesa come passaggio e metamorfosi di codici: non solo le lingue diverse, ma i linguaggi dei media, dell’espressione artistica, che accolgono e riscrivono temi, miti, figure. Non solo le lingue maggioritarie, a livello nazionale e internazionale, ma i dialetti e le lingue minoritarie con le loro ricchissime letterature, culture, visioni etiche. L’Europa storicamente si pone, nel bene e nel male, come luogo collettore e ricreatore di lingue, linguaggi, culture altre. La forza dell’Europa è il suo lavorare spesso “di seconda mano”. Il messaggio, anche politico, di una comunità multiforme e multilingue che si ponga non come centro irradiante ma come luogo di passaggi e mediazioni è il punto di riferimento del nostro festival. Si leggerà molto, parlando di cultura e di culture, di traduzione e scrittura, in cerca di una chiave per guardare all’Europa come a una Babele che accoglie il dono delle molte lingue, e persino della difficoltà di traduzione come benedizione e sfida, mai come punizione.

10 percorsi tematici
Il Teatro della Traduzione -- Traduzione, Musica, Cinema -- La Traduzione verso il XXI secolo: arti performative, fotografia, fumetto, Internet -- Filosofie della Traduzione -- Pratiche e Politiche della Traduzione -- L’Antico che Oggi si riscrive -- Tradurre i Classici della Modernità -- L’Italia esportata dai Traduttori -- L’Europa delle lingue e dei dialetti -- Il Mondo in Italia con le Voci dei Traduttori.