Al via una campagna informativa


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Testamento, un tabù per gli italiani

Otto su dieci non hanno mai pensato di farlo testamento_296

L'idea del testamento è un tabù: 8 italiani su 10 non ci hanno mai pensato e il 60% dei connazionali esclude la possibilità di farlo. Parte da questo dato 'Testamento Solidale', la prima campagna di informazione congiunta lanciata da 7 grandi organizzazioni - Action Aid, Aism, Ail, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d'Oro, Save the Children e Unicef - con la collaborazione del Consiglio nazionale del notariato che ha l'obiettivo di avviare un 'cambiamento culturale' per superare le barriere psicologiche.

Ma anche per pensare al lascito solidale come ad un atto di amore alla portata di tutti, non solo di chi possiede grandi patrimoni, che può cambiare la vita delle persone che hanno più bisogno in Italia e nel mondo. Il sito www.testamentosolidale.org e una Guida informativa sono alcuni tra gli strumenti della campagna avviata in questi giorni.

Stando ai numeri, gli italiani della fine della propria vita non vogliono proprio sentir parlare. L'80% non ha mai preso in considerazione l'idea di mettere nero su bianco le 'ultime volontà', mentre il 21% "non ha mai valutato l'idea, ma potrebbe pensarci", secondo l'indagine realizzata per la campagna Testamento Solidale da Gfk Eurisko e basata su un campione di quasi 1500 persone rappresentativo della popolazione italiana over 55. Soltanto l'8% del campione (circa 1,5 milioni di italiani) ha fatto testamento, mentre il 5% e' intenzionato a farlo e il 6% ci ha pensato ma e' ancora incerto se farlo oppure no.

Lo studio conferma una propensione bassa al testamento da parte degli italiani, vicina a quella già registrata nel 2012 dall'Agenzia delle Entrate (15,78%) e di gran lunga inferiore a quella di altri paesi, ad esempio quelli anglosassoni: in Gran Bretagna la propensione si attesta intorno all'80%, negli Usa al 50%.

Alla base del 'rapporto difficile' col testamento c'è l'ansia legata all'idea della fine della vita ma anche il timore di causare problemi familiari. Per quanto riguarda i lasciti solidali, oltre 7.200.000 persone over 55, il 45% del campione, dichiara di non averne mai sentito parlare, mentre il 55% sa di che si tratta. Il 9% degli intervistati ha una propensione positiva, ma solo il 2% degli italiani ha già fatto il lascito o sicuramente lo farà (circa 400 mila persone).

Lo studio mette in luce che tra gli italiani cresce la voglia di sapere di più sui lasciti solidali, ma evidenzia anche che le informazioni attualmente disponibili sono imprecise e limitate. Ad esempio, tanti pensano al lascito come una 'roba da ricchi', oppure credono che obblighi all' intera donazione del proprio patrimonio.

Una doppia falsa convinzione, dal momento che si può cedere anche solo una minima parte dei propri averi, ad esempio una piccola somma di denaro, un gioiello o addirittura un arredo. Inoltre, solo pochi ricordano che il testamento olografo (scritto di proprio pugno) è valido, revocabile e modificabile in qualsiasi momento. Ma anche, più banalmente, molti non sanno a chi rivolgersi oppure temono che una richiesta di informazioni possa vincolarli ad un impegno. Il sito www.testamentosolidale.org e una Guida informativa sono alcuni tra gli strumenti della campagna avviata in questi giorni dalle sette organizzazioni.