Presentata a Roma la nuova stagione musicale


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Sir Pappano e la sua orchestra

Sul podio di S.Cecilia le più illustri bacchette del mondo, ma anche giovani esordienti pappano_orchestra_coro_296

di Silvia Giacomantonio
s.giacomantonio@rai.it

Saranno la Sinfonia n.9 di Anton Bruckner e i Quattro Pezzi Sacri di Giuseppe Verdi a inaugurare, il prossimo 13 ottobre, la stagione sinfonica 2012-2013 dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. “Un altro segnale significativo per l’orchestra e per il pubblico - ha detto Antonio Pappano, direttore musicale dal 2005 - dopo la serie di concerti dedicati quest’anno a Gustav Mahler per celebrarne il doppio anniversario”, i 150 anni dalla nascita (1860) e i 100 dalla morte (1911).

Ad illustrare il programma, insieme al maestro italo-britannico che a gennaio è stato insignito del titolo di “baronetto” dalla Regina Elisabetta, il presidente Bruno Cagli, da poco riconfermato alla presidenza della prestigiosa Istituzione dagli stessi musicisti dell’orchestra. Vasto, variegato e ricco di sorprese il nuovo repertorio, ancora una volta ispirato alla regola di una solidità progettuale unita alla continua ricerca di nuovi territori artistici da esplorare: un viaggio di otto mesi fra tradizione e innovazione che attraverserà tutti i secoli della storia della musica per concludersi il 18 giugno 2013.

Tra gli appuntamenti da non perdere : quello con la Petite Messe Solennelle di Rossini, diretta da Pappano, una serata dedicata a Schumann che avrà come protagonista la straordinaria pianista argentina Martha Argerich sempre diretta da Pappano, poi - evento del tutto eccezionale - il binomio Pappano-Barenboim, in un concerto per i 60 anni del debutto del grande direttore argentino-israeliano che per l’occasione si esibirà in veste pianistica in due famosi concerti per pianoforte e orchestra di Mozart e Chopin e, ancora, due capolavori della produzione musicale settecentesca : La Passione secondo San Matteo di J.S. Bach, in programma il 23 marzo 2013 sotto la direzione di Pappano, e Il Flauto magico di Wolfang Amadeus Mozart, a novembre prossimo, affidato alla bacchetta di Renè Jacobs.

Torneranno sul podio di Santa Cecilia anche Lorin Maazel, che dirigerà la nona sinfonia di Beethoven e altri nomi noti, ospiti abituali dell’Accademia, come Yuri Temirkanov, Valery Gergiev, Semyon Bychkov. Ma non mancheranno i debuttanti sul palco dell’Auditorium romano, da David Afkham, a Nicolaj Znaider, da Manfred Honeck a Sakari Oramo, da Matthias Pintscher a Edward Gardner, solo per citarne alcuni, nonché i giovani protagonisti di quel “ricambio generazionale” che lo stesso Cagli ha definito “naturale e inevitabile”, come Andrea Battistoni, giovane esordiente che si cimenterà in musiche di Bach e Mussorgsky e l’ormai celebre trentunenne direttore d’orchestra venezuelano, Gustav Dudamel.

La nuova stagione musicale coincide anche con quattro importanti anniversari: il bicentenario dalla nascita (1813) di Wagner e Verdi, il centenario dalla nascita (1913) di Britten e i trecento anni dalla morte (1713) di Corelli. A quest’ultimo sarà dedicato uno degli appuntamenti - l’11 gennaio 2013 - della stagione musicale da Camera che prenderà il via il 26 ottobre con l’orchestra Barocca di Venezia diretta da Andrea Marcon.

Wagner sarà ricordato, tra l’altro, con il preludio da Tristano e Isotta l’8 dicenbre diretto da Sir Pappano e L’Oro del Reno, opera in forma di concerto in programma a febbraio sotto la direzione del giovane e affermato direttore russo Kirill Petrenko. A Verdi, oltre a parte del concerto di apertura e di quello in programma il 26 maggio, sarà dedicata una serata a giugno che vedrà in cartellone l’opera in forma di concerto Un ballo in maschera. L’anniversario di Benjamin Britten, infine, sarà celebrato con la Serenata per tenore, corno e archi nell’interpretazione di Jan Bostridge, in programma nella stessa serata di maggio dedicata a Verdi, che vedrà ancora sul podio il maestro Pappano e che si concluderà con l’immancabile, celeberrima sinfonia n.5 di Beethoven.

Anche quest’anno, come nelle stagioni precedenti, ampio spazio alla musica contemporanea di cui sia Cagli che Pappano sono grandi conoscitori ed estimatori. Tra i protagonisti, da segnalare Jorg Widmann, compositore tra i più apprezzati del panorama internazionale, con il brano Teufel Amor, alla sua prima rappresentazione in Italia.

Queste, solo alcune anticipazioni della prossima stagione che vedrà ancora una volta dal 2005, anno del suo debutto a Santa Cecilia, Antonio Pappano alla guida dell’orchestra dell’Accademia che, grazie alla sua prestigiosa bacchetta, si è meritatamente guadagnata uno dei primi posti nelle classifiche mondiali. Tanto, da essere ormai richiestissima a livello internazionale e puntualmente richiamata nei teatri di tutte le capitali in cui si è esibita nel corso di precedenti tournèè . Tournèè che si prevedono numerose anche nella prossima stagione e che e porteranno i nostri orchestrali in Russia, Germania, Austria, Svizzera, Slovenia, Croazia e, per la prima volta, anche in Scandinavia.

Due appuntamenti straordinari, infine, attendono l’orchestra di Santa Cecilia il prossimo anno: Il Festival di Salisburgo, dove verrà eseguito il Requiem di Britten e il Festival Enescu di Bucarest con la Messa da Requiem di Verdi. Un programma fitto di impegni e di sfide difficili quello che si profila per l’orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, che Cagli non ha mancato di ricordare come la più antica Istituzione musicale del mondo e che quest’anno festeggia anche i dieci anni dalla nascita della sua nuova sede: l’ Auditorium Parco della Musica, opera di Renzo Piano, inaugurato il 21 aprile 2002. Una stagione di lavoro sicuramente intenso, ma alleggerito dalla “speciale” sintonia che si è instaurata in questi sette anni tra l’orchestra e il suo direttore e che costituisce la formula vincente per catturare il pubblico e per “intensificare - come lo stesso Pappano ha tenuto a sottolineare - il suo rapporto con la musica e con i musicisti”.